La notizia giunge dalla Gran Bretagna, dove Scotland Yard innesca una vera e propria polemica in merito ad un nuovo metodo di prevenzione del crimine.
Sembra infatti che la polizia britannica abbia ipotizzato di schedare subito il patrimonio genetico dei bambini che manifestano comportamenti tendenti ad un futuro "criminale", costituendo così un'enorme banca del DNA che verrebbe utilizzata per risolvere facilmente le indagini future e prefino per prevenire i crimini tramite un'azione dissuasiva.
La proposta del direttore delle scienze forensi di Scotland Yard Gary Pugh sarebbe quella di archiviare il Dna di bambini che già all'età 5 anni mostrano comportamenti "violenti ed antisociali" (gli esperti criminologi ritengono infatti che l'inclinazione a determinati comportamenti sia già identificabile nei bambini in questa età).
Immediata la condanna da parte dei gruppi per la tutela delle libertà civili; un'associazione di insegnanti ha inoltre avvertito che una simile politica sarebbe il primo passo verso uno "Stato di polizia".
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