Siete sempre stati sciettici riguardo l'esistenza del Punto G, quell'area della vagina così fondamentale per l'orgasmo femminile?
Ora c'è la prova:
Merito del professor Emmanuele Jannini,studioso dell'università de L'Aquila, che lo ha individuato e "fotografato" in un gruppo di donne come manifestazione di un piccolo ispessimento della parete che divide vagina ed uretra.
Solo le donne che presentano questo particolare anatomico possono provare le "gioie" dell'orgasmo vaginale.
Jannini ha osservato questa particolare area attraverso l'uso dell'ecografia transvaginale, un esame molto comune.
Lo studioso ha chiesto a un gruppo di giovani donne se avessero orgasmi vaginali e ne ha osservato di conseguenza l'anatomia.
Lo studio, che è stato pubblicato sul Journal of Sexual Medicine (nota rivista mondiale di sessuologia), dimostra che è in quella sede che si trova il vero "centro del piacere".
Il professore commenta:
"Abbiamo dimostrato con certezza l'esistenza del 'punto G' in alcune donne. E anche la possibilità di individuarlo in maniera semplice, con un banale ecografo. Ora si può parlare di sessualità femminile con maggiore cognizione di causa e approfondire la ricerca su un terreno più concreto perché con questa ricerca finisce l'epoca della sessuologia basata sulle opinioni. Abbiamo dimostrato che le donne hanno caratteristiche diverse tra l'una e l'altra. Ora potremo capire, per esempio, quante sono le donne che hanno il punto 'G'".
L'altra interessante teoria è la possibilità, in determinati casi, di poter curare la l'anorgasmia vaginale:
"Stiamo osservando che il punto 'G' è sensibile al trattamento ormonale. Dunque, nelle donne che hanno un punto 'G' atrofico per una carenza ormonale, sarà possibile intervenire.
Ci sono, infatti, donne che hanno livelli bassi di testosterone ed hanno il punto 'G'. Ciò fa sì che, a causa della carenza ormonale, il punto 'G' tenda a 'spegnersi'. Le possiamo curare con gli ormoni".
Ci sono però anche donne che non hanno questo interruttore magico e su queste è impossibile intervenire. Ne loro caso sono possibili solo orgasmi clitoridei.
sabato 22 marzo 2008
Borseggia a 74 anni per giocare al "gratta e vinci"
Succede a Bari dove una donna di 74 anni è stata denunciata in stato di libertà per furto con destrezza.
La donna si sarebbe infatti improvvisata borseggiatrice per racimolare i soldi necessari a placare il suo vizio più grande: il gioco del "gratta e vinci".
L'anziana è stata colta sul fatto mentre sfilava il borsello a un'altra signora impegnata a fare la spesa nel mercato scoperto di via Salvemini.
A notarla è stata una pattuglia di agenti che le hanno trovato addosso anche altri oggetti ritenuti anch'essi bottini di furti.
La donna si sarebbe infatti improvvisata borseggiatrice per racimolare i soldi necessari a placare il suo vizio più grande: il gioco del "gratta e vinci".
L'anziana è stata colta sul fatto mentre sfilava il borsello a un'altra signora impegnata a fare la spesa nel mercato scoperto di via Salvemini.
A notarla è stata una pattuglia di agenti che le hanno trovato addosso anche altri oggetti ritenuti anch'essi bottini di furti.
Mettono su Youtube il loro video vandalico e vengono denunciati
E' la storia di 6 minorenni di età compresa tra i 16 e i 17 anni appartenenti a famiglie benestanti che,dopo aver danneggiato il rifugio di Monte Vetore sull'Etna filmando tutto con un telefonino, hanno inserito in rete (precisamente su Youtube) il video del loro atto vandalico.
Sono così stati identificati e denunciati dalla Polizia postale di Catania grazie ad un'indagine telematica che ha permesso di risalire al computer usato per spedire il video in internet.
Sono così stati identificati e denunciati dalla Polizia postale di Catania grazie ad un'indagine telematica che ha permesso di risalire al computer usato per spedire il video in internet.
venerdì 21 marzo 2008
Roma: 88% di auto oltre il limite di velocità
Questo è ciò che accade in centro:
° L'88% dei mezzi circolanti nel centro città viola il limite stradale di velocità.
° Solo 3 automobili su 58 si fermano in prossimità delle strisce pedonali in presenza di pedoni (cosa che accade solo in Italia).
L’esperimento è stato compiuto ieri dai volontari del Codacons che, muniti di un apparecchio telelaser analogo a quello in uso ai vigili urbani, hanno misurato per oltre un’ora la velocità delle auto in transito su viale delle Milizie.
Su 700 mezzi rilevati, solo il 12% rispettava il limite di velocità.
° L'88% dei mezzi circolanti nel centro città viola il limite stradale di velocità.
° Solo 3 automobili su 58 si fermano in prossimità delle strisce pedonali in presenza di pedoni (cosa che accade solo in Italia).
L’esperimento è stato compiuto ieri dai volontari del Codacons che, muniti di un apparecchio telelaser analogo a quello in uso ai vigili urbani, hanno misurato per oltre un’ora la velocità delle auto in transito su viale delle Milizie.
Su 700 mezzi rilevati, solo il 12% rispettava il limite di velocità.
Texas: Guidatore ubriaco si prende 60 anni di carcere
Il Texas non conosce pietà per chi guida in stato di ebrezza (cosa che andrebbe fatta anche nel nostro paese):
condannato a 60 anni di carcere dopo essere stato sorpreso per la decima volta ubriaco al volante.
Questo è quello che è accaduto a Georgetown ad Anthony Lynn Falco, un uomo di 53 anni con il vizio dell'alcool.
Denunciato la prima volta per lo stesso reato nel 1979, da allora l'uomo è diventato una vecchia conoscenza per la polizia anche per furti, maltrattamenti familiari e falso.
Secondo un comunicato del procuratore della contea di Williamson, lo scorso 22 giugno i test etilici hanno riscontrato una percentuale dello 0,17 di alcol nel sangue di Falco, più del doppio del livello consentito in Texas. Immediato l'intervento delle forze dell'ordine che hanno fatto scattare le manette ai polsi del 53enne texano, già condannato altre 9 volte per guida in stato di ebbrezza.
L'uomo aveva già scontato altre pene da 5 a 10 anni per lo stesso reato ma, a quanto pare, non gli è servito per evitare di ripetersi.
condannato a 60 anni di carcere dopo essere stato sorpreso per la decima volta ubriaco al volante.
Questo è quello che è accaduto a Georgetown ad Anthony Lynn Falco, un uomo di 53 anni con il vizio dell'alcool.
Denunciato la prima volta per lo stesso reato nel 1979, da allora l'uomo è diventato una vecchia conoscenza per la polizia anche per furti, maltrattamenti familiari e falso.
Secondo un comunicato del procuratore della contea di Williamson, lo scorso 22 giugno i test etilici hanno riscontrato una percentuale dello 0,17 di alcol nel sangue di Falco, più del doppio del livello consentito in Texas. Immediato l'intervento delle forze dell'ordine che hanno fatto scattare le manette ai polsi del 53enne texano, già condannato altre 9 volte per guida in stato di ebbrezza.
L'uomo aveva già scontato altre pene da 5 a 10 anni per lo stesso reato ma, a quanto pare, non gli è servito per evitare di ripetersi.
La Procura sequestra la discoteca dei VIP: l'Hollywood
La più celebre discoteca di Milano nonchè locale prediletto dei vip, l'Hollywood, è stata messa sotto sequestro dalla magistratura.
Nel registro degli indagati è stato iscritto il responsabile anche se il numero degli indagati potrebbe presto salire.
L'inaccettabile mancanza di importanti misure per la
sicurezza sembra essere la causa della chiusura temporanea del locale:
nel decreto del giudice per le indagini preliminari si parla perfino di "pericolo costante per clienti e dipendenti".
Ecco le principale "pecche":
1) Le uscite di emergenza sarebbero accessibili solo per le persone all’interno del privè mentre per tutti gli altri l’unica via di scampo in caso di incendio sarebbe ammassarsi nell’area privata creando un effetto a collo di bottiglia.
Ciò significa che, in caso di incendio, si salverebbero 112 persone sulle 525 per le quali è stata dichiarata agibile (in realtà ne contiene fino a 700).
2) L'impianto automatico di rilevazione del fumo non è abbastanza
sensibile e il divieto a fumare all’interno della discoteca non viene rispettato.
3) Manca il maniglione di sicurezza alla porta d’ingresso e la sirena d’allarme antincendio si attiva solo dalla consolle di regia, senza uno stop automatico della musica.
Tutto ciò è vergognoso, in special modo se si pensa al fatturato del locale che è di circa 1,22 milioni di euro all'anno.
Nel registro degli indagati è stato iscritto il responsabile anche se il numero degli indagati potrebbe presto salire.
L'inaccettabile mancanza di importanti misure per la
sicurezza sembra essere la causa della chiusura temporanea del locale:
nel decreto del giudice per le indagini preliminari si parla perfino di "pericolo costante per clienti e dipendenti".
Ecco le principale "pecche":
1) Le uscite di emergenza sarebbero accessibili solo per le persone all’interno del privè mentre per tutti gli altri l’unica via di scampo in caso di incendio sarebbe ammassarsi nell’area privata creando un effetto a collo di bottiglia.
Ciò significa che, in caso di incendio, si salverebbero 112 persone sulle 525 per le quali è stata dichiarata agibile (in realtà ne contiene fino a 700).
2) L'impianto automatico di rilevazione del fumo non è abbastanza
sensibile e il divieto a fumare all’interno della discoteca non viene rispettato.
3) Manca il maniglione di sicurezza alla porta d’ingresso e la sirena d’allarme antincendio si attiva solo dalla consolle di regia, senza uno stop automatico della musica.
Tutto ciò è vergognoso, in special modo se si pensa al fatturato del locale che è di circa 1,22 milioni di euro all'anno.
Nicolò Ricci muore sul set di Rai 2 simulando un incidente sul lavoro
Succede ieri a Sesto San Giovanni (Milano):
Doveva simulare un indicente mortale sul lavoro ma durante il volo nel vuoto da 6 metri d'altezza, uno dei più conosciuti stuntmen italiani è morto sbattendo la testa contro un'impalcatura.
La vittima è Nicolò Ricci, trent'anni, di Torino.
Stava lavorando ad una puntata di una fiction per Rai Due dal titolo provvisorio Dem (Dipartimento emergenza medica).
Precedentemente era stata girata la stessa scena con il volo dei due stuntmen dalla medesima altezza e non era successo nulla; il regista ha chiesto la ripetizione della caduta mezz'ora dopo e questa volta è stata fatale per uno dei due attori. L'incidente é accaduto sotto gli occhi della troupe e dei curiosi fermatisi davanti all' impalcatura appoggiata a quella che una volta era una delle portinerie delle acciaierie.Un suo collega, lasciatosi cadere nel vuoto insieme a lui, è finito senza conseguenze sul lettino gonfiabile.
L'attore, con una lesione nella parte posteriore del cranio, è stato immobilizzato dai soccorritori del 118 e portato in ospedale dove Ricci è giunto in coma.
Alle 20,30 i medici hanno dichiarato la morte cerebrale e chiesto alla famiglia l'autorizzazione per il prelievo degli organi.
La cassetta con le riprese della caduta è stata sequestrata dalla polizia (insieme alle attrezzature) e dall'Asl, competente per le indagini.
Doveva simulare un indicente mortale sul lavoro ma durante il volo nel vuoto da 6 metri d'altezza, uno dei più conosciuti stuntmen italiani è morto sbattendo la testa contro un'impalcatura.
La vittima è Nicolò Ricci, trent'anni, di Torino.
Stava lavorando ad una puntata di una fiction per Rai Due dal titolo provvisorio Dem (Dipartimento emergenza medica).
Precedentemente era stata girata la stessa scena con il volo dei due stuntmen dalla medesima altezza e non era successo nulla; il regista ha chiesto la ripetizione della caduta mezz'ora dopo e questa volta è stata fatale per uno dei due attori. L'incidente é accaduto sotto gli occhi della troupe e dei curiosi fermatisi davanti all' impalcatura appoggiata a quella che una volta era una delle portinerie delle acciaierie.Un suo collega, lasciatosi cadere nel vuoto insieme a lui, è finito senza conseguenze sul lettino gonfiabile.
L'attore, con una lesione nella parte posteriore del cranio, è stato immobilizzato dai soccorritori del 118 e portato in ospedale dove Ricci è giunto in coma.
Alle 20,30 i medici hanno dichiarato la morte cerebrale e chiesto alla famiglia l'autorizzazione per il prelievo degli organi.
La cassetta con le riprese della caduta è stata sequestrata dalla polizia (insieme alle attrezzature) e dall'Asl, competente per le indagini.
40 Km di tamponamento in Repubblica Ceca
Sono 116 le auto coinvolte nell’incidente che ieri, sull’autostrada tra Praga e Brno, ha provocato un ingorgo di 40/50 chilometri.
Ad aver innsecato il maxi tampomento sembrano essere state le pessime condizioni atmosferiche.
Circa 20.000 persone sono rimaste bloccate lungo il tratto di strada, i feriti sono stati 26 di cui 6 in modo grave.
Molto difficile l'evacuazione dell’autostrada che è rimasta bloccata tutto il giorno, mentre le auto sono rimaste senza benzina e le persone senza niente da bere e mangiare.
Ad aver innsecato il maxi tampomento sembrano essere state le pessime condizioni atmosferiche.
Circa 20.000 persone sono rimaste bloccate lungo il tratto di strada, i feriti sono stati 26 di cui 6 in modo grave.
Molto difficile l'evacuazione dell’autostrada che è rimasta bloccata tutto il giorno, mentre le auto sono rimaste senza benzina e le persone senza niente da bere e mangiare.
giovedì 20 marzo 2008
ALLARME DIOSSINA a Caserta
Non bastasse l'emergenza dei rifiuti ora è allarme anche per la diossina.
190: questo è il numero di allevatori e produttori di Caserta indagati per la produzione di mozzarelle di bufala alla diossina.
I controlli giudiziari erano già stati preceduti da quelli amministrativi attivati tempo fa dalla Regione, che aveva autonomamente bloccato i conferimenti da parte di 80 allevamenti di bufale.
Nel dicembre scorso l'Asl aveva infatti trovato, all'interno del latte, livelli di diossina di 6 picogrammi (contro i 3 fissati dalla legge).
Il blitz è stato condotto ieri su ordine della direzione antimafia allertata da alcune intercettazioni captate su presunti malori al bestiame e preoccupazioni sulla qualità del latte prodotto. All´alba, i carabinieri dei nuclei del Noe e del Nas sono entrati in 25 caseifici e in 60 allevamenti, prelevando rispettivamente alcune tipologie di prodotti e campioni di latte.
La Direzione antimafia ha disposto il sequestro di partite di mozzarella dei caseifici della provincia di Caserta e Napoli che lavorano latte di questi allevamenti e che, nonostante i divieti, continuavano a vendere mozzarelle e latticini ad aziende che commercializzavano non solo in Campania.
Legambiente plaude al blitz dei carabinieri: «Fare chiarezza subito è l´unico modo per tutelare il made in Italy». Mentre gli assessori regionali Montemarano e Cozzolino (rispettivamente alla Sanità e all´Agricoltura) fanno notare che «i controlli d´iniziativa hanno finora segnalato profili di presunta contaminazione solo su un frammento del 9 per cento dell´intero comparto: è ingiusto coinvolgere in una condanna senza appello anche il 90 per cento di un´economia sana».
190: questo è il numero di allevatori e produttori di Caserta indagati per la produzione di mozzarelle di bufala alla diossina.
I controlli giudiziari erano già stati preceduti da quelli amministrativi attivati tempo fa dalla Regione, che aveva autonomamente bloccato i conferimenti da parte di 80 allevamenti di bufale.
Nel dicembre scorso l'Asl aveva infatti trovato, all'interno del latte, livelli di diossina di 6 picogrammi (contro i 3 fissati dalla legge).
Il blitz è stato condotto ieri su ordine della direzione antimafia allertata da alcune intercettazioni captate su presunti malori al bestiame e preoccupazioni sulla qualità del latte prodotto. All´alba, i carabinieri dei nuclei del Noe e del Nas sono entrati in 25 caseifici e in 60 allevamenti, prelevando rispettivamente alcune tipologie di prodotti e campioni di latte.
La Direzione antimafia ha disposto il sequestro di partite di mozzarella dei caseifici della provincia di Caserta e Napoli che lavorano latte di questi allevamenti e che, nonostante i divieti, continuavano a vendere mozzarelle e latticini ad aziende che commercializzavano non solo in Campania.
Legambiente plaude al blitz dei carabinieri: «Fare chiarezza subito è l´unico modo per tutelare il made in Italy». Mentre gli assessori regionali Montemarano e Cozzolino (rispettivamente alla Sanità e all´Agricoltura) fanno notare che «i controlli d´iniziativa hanno finora segnalato profili di presunta contaminazione solo su un frammento del 9 per cento dell´intero comparto: è ingiusto coinvolgere in una condanna senza appello anche il 90 per cento di un´economia sana».
mercoledì 19 marzo 2008
Come evitare i rifiuti di Napoli su Google
Un gruppo di campani ha ideato una mappa molto "particolare" su Google maps: cercando una strada infatti compare anche la relativa immondizia, completa di data e quantità di rifiuti abbandonati.
"Il progetto è stato denominato, emblematicamente, "We are the trash!". Nasce su iniziativa del giornalista Giulio Finotti ed ha come obiettivo quello di monitorare lo stato delle strade e delle città campane più colpite dalla cosidetta emergenza rifiuti. La monnezza di Napoli e dintorni, dunque, si può vedere e localizzare grazie a Google Maps".
Questo è il link:
http://www.publiweb.com/cgi-bin/goto?tinyurl.com/2nbqae
Provare per credere.
"Il progetto è stato denominato, emblematicamente, "We are the trash!". Nasce su iniziativa del giornalista Giulio Finotti ed ha come obiettivo quello di monitorare lo stato delle strade e delle città campane più colpite dalla cosidetta emergenza rifiuti. La monnezza di Napoli e dintorni, dunque, si può vedere e localizzare grazie a Google Maps".
Questo è il link:
http://www.publiweb.com/cgi-bin/goto?tinyurl.com/2nbqae
Provare per credere.
"Mala"Sanità italiana: liste di attesa infinite
Il rapporto del tribunale "Diritti del malato" parla chiaro: la sanità italiana peggiora a vista d'occhio.
Non bastassero le strutture ospedaliere fatiscenti ed i medici sempre meno disponibili e reperibili, l'altra nota dolente arriva dalle liste d'attesa quasi "eterne": il primato se lo aggiudica quest'anno la visita oculistica che,in alcune regioni italiane, rasenta la follia (la si può prenotare solo a distanza di mesi e mesi quando invece servirebbe immediatamente).
Così sono sempre più frequenti i cosidetti "viaggi della speranza":
Nel 2007 infatti, per la prima volta, i viaggi all’estero sono aumentati del 5%, superando quelli interni, calati del 12%.
In generale a muoversi maggiormente sono i giovani anche in vista di ingenti esborsi economici.
Le spese che si devono infatti affrontare in Europa vanno dai 60 mila euro per un trapianto di midollo ai 50 mila per un intervento neurologico.
Non bastassero le strutture ospedaliere fatiscenti ed i medici sempre meno disponibili e reperibili, l'altra nota dolente arriva dalle liste d'attesa quasi "eterne": il primato se lo aggiudica quest'anno la visita oculistica che,in alcune regioni italiane, rasenta la follia (la si può prenotare solo a distanza di mesi e mesi quando invece servirebbe immediatamente).
Così sono sempre più frequenti i cosidetti "viaggi della speranza":
Nel 2007 infatti, per la prima volta, i viaggi all’estero sono aumentati del 5%, superando quelli interni, calati del 12%.
In generale a muoversi maggiormente sono i giovani anche in vista di ingenti esborsi economici.
Le spese che si devono infatti affrontare in Europa vanno dai 60 mila euro per un trapianto di midollo ai 50 mila per un intervento neurologico.
Si finge idraulico e deruba 2 anziane
E' questa la scusa utilizzata da un uomo di 40 anni italiano per farsi aprire la porta di casa: fingendosi idraulico svaligiava gli appartamenti delle malcapitate ed ingenue signore.
L'attività del ladro è finita ieri con l'arresto da parte delle forze dell'ordine a Trecate.
Lo scorso Novembre aveva rapinato 2 anziane di 84 ed 85 anni: durante il primo furto finge di dover controllare dei tubi dell'acqua ed approfittando di un momento di distrazione della donna riesce a sottrarle dei gioielli per un valore di circa 20.000€.
Non contento di ciò ha deciso di ripetersi 3 giorni dopo ma questa volta le cose non sono andate come previsto; il custode infatti si accorge della fuga del ladro e prontamente lo blocca costringendolo a consegnare la refurtiva (questa volta di 400€) e facendolo arrestare.
La piaga della truffe agli anziani in Italia è un fenomeno a cui purtroppo si assiste troppo spesso anche se, nell'ultimo periodo, sembra si sia registrato un calo:
Secondo i dati forniti dalla squadra Mobile le truffe agli anziani sarebbero in brusca frenata, tanto che nel gennaio 2008 sarebbero stati 15 i
casi trattati dagli investigatori e solo 10 quelli in trattazione da febbraio ad oggi. Da settembre a dicembre 2007 la media dei casi era invece di 30-40 al mese.
L'attività del ladro è finita ieri con l'arresto da parte delle forze dell'ordine a Trecate.
Lo scorso Novembre aveva rapinato 2 anziane di 84 ed 85 anni: durante il primo furto finge di dover controllare dei tubi dell'acqua ed approfittando di un momento di distrazione della donna riesce a sottrarle dei gioielli per un valore di circa 20.000€.
Non contento di ciò ha deciso di ripetersi 3 giorni dopo ma questa volta le cose non sono andate come previsto; il custode infatti si accorge della fuga del ladro e prontamente lo blocca costringendolo a consegnare la refurtiva (questa volta di 400€) e facendolo arrestare.
La piaga della truffe agli anziani in Italia è un fenomeno a cui purtroppo si assiste troppo spesso anche se, nell'ultimo periodo, sembra si sia registrato un calo:
Secondo i dati forniti dalla squadra Mobile le truffe agli anziani sarebbero in brusca frenata, tanto che nel gennaio 2008 sarebbero stati 15 i
casi trattati dagli investigatori e solo 10 quelli in trattazione da febbraio ad oggi. Da settembre a dicembre 2007 la media dei casi era invece di 30-40 al mese.
martedì 18 marzo 2008
Schedare il dna dei Bambini "cattivi"
La notizia giunge dalla Gran Bretagna, dove Scotland Yard innesca una vera e propria polemica in merito ad un nuovo metodo di prevenzione del crimine.
Sembra infatti che la polizia britannica abbia ipotizzato di schedare subito il patrimonio genetico dei bambini che manifestano comportamenti tendenti ad un futuro "criminale", costituendo così un'enorme banca del DNA che verrebbe utilizzata per risolvere facilmente le indagini future e prefino per prevenire i crimini tramite un'azione dissuasiva.
La proposta del direttore delle scienze forensi di Scotland Yard Gary Pugh sarebbe quella di archiviare il Dna di bambini che già all'età 5 anni mostrano comportamenti "violenti ed antisociali" (gli esperti criminologi ritengono infatti che l'inclinazione a determinati comportamenti sia già identificabile nei bambini in questa età).
Immediata la condanna da parte dei gruppi per la tutela delle libertà civili; un'associazione di insegnanti ha inoltre avvertito che una simile politica sarebbe il primo passo verso uno "Stato di polizia".
Sembra infatti che la polizia britannica abbia ipotizzato di schedare subito il patrimonio genetico dei bambini che manifestano comportamenti tendenti ad un futuro "criminale", costituendo così un'enorme banca del DNA che verrebbe utilizzata per risolvere facilmente le indagini future e prefino per prevenire i crimini tramite un'azione dissuasiva.
La proposta del direttore delle scienze forensi di Scotland Yard Gary Pugh sarebbe quella di archiviare il Dna di bambini che già all'età 5 anni mostrano comportamenti "violenti ed antisociali" (gli esperti criminologi ritengono infatti che l'inclinazione a determinati comportamenti sia già identificabile nei bambini in questa età).
Immediata la condanna da parte dei gruppi per la tutela delle libertà civili; un'associazione di insegnanti ha inoltre avvertito che una simile politica sarebbe il primo passo verso uno "Stato di polizia".
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